lunedì 11 aprile 2011

Quando scrivere una cover letter. Il segreto di chi lavora nel settore IT a Londra

La cover letter deve essere considerata come un asso nella manica. Se usato solo quando e' necessario può fare la differenza, altrimenti si corre il rischio di non essere presi troppo sul serio.


Spesso le persone tendono a non avere un’idea ben chiara riguardo la lettera di presentazione, meglio conosciuta come cover letter.
Quando si cerca su internet a cosa serva la cover letter, troverete chi vi dirà che e’ fondamentale per poter mettere in luce le proprie qualità tra le varie candidature.

Nel caso specifico, se si riferisse ad un ruolo tecnico come quello del settore IT, posso personalmente contare solo tre casi dove la cover letter vale la pena di essere scritta:
  • Quando si conosce il nome della persona che sta assumendo, o che comunque ha influenza sulla propria candidatura.
  • Quando si sa qualcosa di più riguardo al lavoro, andando oltre alla semplice descrizione letta nell’inserzione.
  • Quando non si sta scrivendo ad un recruiter.
Si potrebbe discutere all’infinito sul perché scrivere o meno una cover letter al recruiter. Di certo non lo dico per antipatia verso la categoria in genere, piuttosto penso che sia compito di questi decidere quale sia la migliore candidatura per quel profilo.

Ecco un mio esempio di lettera di presentazione, in risposta ad un ipotetico annuncio in cui si richiedeva un programmatore Asp.Net con esperienza in Ajax:

Dear Daniel,

I am writing in response to the opening for Senior .Net Developer, which I believe may report to you.

I can offer you five years of experience in Microsoft Technologies such as .NET framework 4.0, C# with Linq, Jquery, Ajax.NET, and one year of experience as a Team Leader / Analyst Programmer for a Software Development group, all of which should make me an ideal candidate for this opening.

I have attached my CV for your review and would welcome the chance to speak with you sometime.

Best regards,

Informatico Migratore

Chiaramente, oltre ad evitare i nomi di fantasia come il mio, questa cover letter potrà piacere a chi ci seleziona perché:

  • E' breve.
  • Riassume il curriculum vitae del candidato.
  • Il candidato chiede di essere considerato esclusivamente per quel ruolo.
Scrivendo una cover letter di questo tipo, comunico al selezionatore che ho preso il tempo necessario per valutare la mia candidatura a quell'annuncio, offrendo un parere su quali esperienze dovrebbe concentrarsi nella lettura del mio CV, mostrando competenze relative al lavoro e dimostrando che sarò il tipo di lavoratore che offrirà soluzioni.

Il selezionatore dal canto suo individuerà velocemente tra queste righe il giusto profilo tra le mille, lunghe e a volte noiose lettere che gli arrivano. Questo perché le cover letter che si vedono di solito rientrano nelle seguenti categorie:

  • La lettera riepilogativa: il curriculum vitae in forma di prosa. E' ridondante, difficile da leggere rispetto al curriculum, e non fornisce ulteriori indizi.
  • La lettera generica: praticamente non dice nulla sul tipo di candidatura a cui si e’ rivolti, causa di un copia ed incolla tra le varie inserzioni a cui ci si candida. Inoltre e’ anche fastidiosa perché non mostra alcun tipo interessamento alla persona a cui e' destinata questa lettera; per contro l’interesse verso il candidato si riduce al minimo, quindi e' meglio evitare.
  • La lettera eccentrica: la più rara e tende ad enfatizzare fino ridicolizzare la propria candidatura come un incredibile segno del destino perché il profilo ricercato coincide fortemente con le proprie capacita’ professionali e personali.

Prossimamente su Informatico Migratore, come chiedere una lettera di referenze.


1 commento:

Unknown ha detto...

ecco, perché 'sta storia delle referenze a me fa tanto "chiedere raccomandazioni" e, sebbene in Italia sia pratica diffusa, a me non va giù.
Poi magari mi sbaglio e in the UK la lettera di referenze è tutt'altro...